Newsletter. Notiziario settimanale marzo Spamming. Garante blocca illeciti di altre societˆ. Elezioni e privacy

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1 Newsletter Notiziario settimanale Versione ottimizzata per la stampa Spamming. Garante blocca illeciti di altre societˆ Elezioni e privacy Stop dellõeuroparlamento sui dati dei passeggeri delle linee aeree agli Usa 1

2 Newsletter 2003 SPAMMING. GARANTE BLOCCA ILLECITI DI ALTRE SOCIETË Le societˆ spedivano numerose commerciali senza il consenso dei destinatari Bloccati dal Garante i data base di altre sette societˆ che operano in Internet per aver violato le norme sulla privacy. Le societˆ avevano inviato, infatti, varie pubblicitarie e promozionali senza aver acquisito il consenso dei destinatari prima di inviare i messaggi commerciali e senza fornire le prescritte informazioni su modalitˆ e finalitˆ della raccolta dei dati personali. Il blocco dei data base si reso necessario per impedire che il trattamento illecito e non corretto dei dati personali, giˆ accertato nei confronti di alcuni utenti che si erano rivolti al Garante con ricorso, potesse estendersi a un elevato numero di cittadini i cui indirizzi erano presenti negli archivi delle societˆ. Durante il periodo di ÒbloccoÓ le societˆ devono ora astenersi da ogni operazione di trattamento illecito di dati personali in attesa degli accertamenti e dei successivi provvedimenti che verranno adottati del Garante, Coloro, che essendovi tenuti, non dovessero rispettare il provvedimento, rischiano la reclusione da tre mesi a due anni. Il nuovo intervento dellõautoritˆ contro lo spamming ha preso lõavvio dallõesame di una serie di ricorsi presentati da utenti che contestavano lõinvio, anche massivo, di messaggi di posta elettronica pubblicitari indesiderati, effettuati senza il loro consenso.accertata la fondatezza delle pretese dei ricorrenti il Garante ordinava alle societˆ di cancellare i nominativi dagli archivi. Considerate poi le caratteristiche dellõattivitˆ svolta, effettuata sistematicamente anche oltre il caso di specie lõautoritˆ procedeva al blocco dei data base, essendo emersi giˆ alcuni elementi tali (liste di indirizzi acquistate da societˆ estere imprecisate, utilizzo di software per lõinvio indiscriminato di commerciali) da far ritenere che le modalitˆ illecite denunciate dai ricorrenti siano utilizzate anche nei confronti di migliaia di utenti della rete. Ora le societˆ ÒbloccateÓ dovranno far conoscere al Garante, entro un tempo stabilito, tutte le modalitˆ di raccolta e di successivo trattamento degli indirizzi , con particolare riguardo allõuso di eventuali software o di procedure automatizzate. Dovranno comunicare, inoltre, se i dati raccolti siano trasferiti a terzi e per quali finalitˆ; 2

3 Newsletter 2003 come sia fornita lõinformativa agli utenti e, ove richiesto, raccolto il loro consenso e infine, che tipo di provvedimenti siano stati adottati per consentire lõesercizio dei diritti (accesso, rettifica, cancellazione) previsti dalla normativa sulla privacy. ELEZIONI E PRIVACY Legittimo lõaccesso di un elettore in giudizio agli atti riguardanti la presentazione delle liste é legittimo lõaccesso, da parte di un elettore, ai documenti amministrativi riguardanti la presentazione delle liste dei candidati. Lo ha ribadito lõautoritˆ ad una commissione elettorale alla quale un cittadino, in qualitˆ di elettore, per accertare la regolaritˆ delle operazioni elettorali, aveva chiesto di accedere agli atti relativi alla presentazione delle liste dei candidati per il rinnovo del consiglio comunale. LÕAutoritˆ, pur riconoscendo che i documenti ai quali si richiedeva lõaccesso, potevano contenere anche dati ÒsensibiliÓ idonei a rivelare le convinzioni politiche dei sottoscrittori delle liste, ha comunque precisato che la legge n. 675/1996 consente alle pubbliche amministrazioni di comunicare allõesterno anche questo genere di informazioni purchž ci realmente necessario per determinate finalitˆ di interesse pubblico (art. 22, commi 3 e 3-bis, legge 675/1996). Finalitˆ, tra le quali rientrano, in particolare, anche quelle relative allõapplicazione della normativa sullõaccesso ai documenti amministrativi e quelle connesse ÒallÕapplicazione della disciplina in materia di elettorato attivo e passivo e di esercizio di altri diritti politició (artt. 8, comma 4 e 16, comma 1, decreto legislativo n. 135/1999). LÕAutoritˆ, pertanto, ha invitato la commissione a valutare lõinteresse dellõelettore rispetto alla riservatezza delle informazioni contenute nella documentazione richiesta e gli altri presupposti dellõaccesso, anche sulla base della normativa sulle elezioni amministrative locali, che consente ad ogni elettore di proporre ricorso alla competente giurisdizione amministrativa per far accertare la regolaritˆ delle operazioni elettorali (83/11 del d.p.r. n. 570/1960), ha ritenuto legittimo lõaccesso. Nel ribadire tale possibilitˆ il Garante ha, comunque, richiamato lõattenzione della commissione elettorale sulla necessitˆ che, nel concedere 3

4 Newsletter 2003 lõaccesso alla documentazione richiesta, sia comunque garantito, con riguardo al trattamento di dati sensibili, il rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza (artt. 3 e 4, d.lg. n. 135/1999), consentendo al richiedente di acquisire soltanto le informazioni indispensabili al soddisfacimento dellõinteresse invocato. STOP DI STRASBURGO A INVIO DATI DEI PASSEGGERI IN USA LÕEuroparlamento chiede la sospensione della trasmissione ritenuta in contrasto con direttiva UE Con 414 voti a favore, 44 contrari e 4 astensioni il Parlamento europeo ha chiesto, a Strasburgo, il 13 marzo scorso alla Commissione di attivarsi per ottenere dalle autoritˆ statunitensi la ÒsospensioneÓ delle nuove misure adottate dagli Usa in materia di sicurezza internazionale che prevedono, a partire dal 5 marzo 2003, la sistematica trasmissione, da parte delle compagnie aeree europee, dei dati personali dei passeggeri in volo verso il territorio americano, al massimo entro i quindici minuti successivi al decollo (cosiddetti APIS I e II). Tali misure consentirebbero, per altro verso, allõamministrazione per le dogane americane (US Customs) lõacceso diretto ed indiscriminato ai data base delle compagnie aeree (cosiddetti PNR), ossia agli archivi storici dei sistemi di prenotazione aerea contenenti ogni tipologia di informazione personale sui passeggeri, ivi inclusi dati sensibili, sulla base di una lettura interpretativa delle norme approvate da Washington dopo lõ11 settembre 2001: lõaviation and Trasportation Security Act e le relative norme collegate, meglio conosciute come normativa APIS/PNR. Le disposizioni prevedono che le dogane americane possano trasmettere i dati dei passeggeri - relativi anche alle origini razziali, alla fede religiosa, al numero di carta di credito, alle preferenze alimentari, agli spostamenti giˆ effettuati etc. - anche alle agenzie federali per la sicurezza, quali la Cia e lõfbi, dietro specifica richiesta e relativa autorizzazione. Le norme americane sono, ad avviso dellõeuroparlamento, palesemente in contrasto con la direttiva europea, che vieta tra lõaltro la comunicazione di informazioni personali raccolte in Europa verso Paesi che non assicurano unõadeguata protezione dei dati. 4

5 Newsletter 2003 Il voto dellõeuroparlamento segue un acceso dibattito dopo che, il 17 e 18 febbraio 2003, funzionari della Commissione UE in un incontro con rappresentanti dellõamministrazione delle dogane americane, avevano convenuto un accordo, denominato ÒJoint StatementÓ, che prevedeva lõavvio della trasmissione dei dati e dellõaccesso ai PNR, proprio a partire dal 5 marzo scorso. Stefano Rodotˆ, in qualitˆ di presidente dei Garanti europei, nei primi giorni del mese di marzo aveva scritto al Presidente della Commissione UE, Romano Prodi, al presidente dellõeuroparlamento, Pat Cox, al presidente di turno della UE, il greco Costas Simitis, nonchž al presidente del Comitato sulle Libertˆ e Diritti dei cittadini, Giustizia e Affari interni, Hernandez Mollar, una lunga lettera in cui, oltre a segnalare la problematicitˆ della materia e la necessitˆ di un approfondimento, chiedeva, di far slittare lõapplicazione delle norme americane sul controllo dei passeggeri, ribadendo, peraltro, anche quanto espresso nel primo pronunciamento dei Garanti Europei dellõottobre In tale occasione, il Gruppo dei Garanti europei aveva infatti giˆ adottato allõunanimitˆ un articolato parere con il quale erano stati individuati tutta una serie di minimi requisiti da rispettare assolutamente per poter in qualche misura dar seguito alle richieste statunitensi (vedi Newsletter del 2-8 dicembre 2002). Nelle prossime settimane, il Gruppo dei Garanti europei tornerˆ a riunirsi al fine di approfondire ulteriormente la materia e di fornire, di conseguenza, alle istituzioni europee ogni elemento necessario per poter meglio gestire la delicata materia. 5